Il viaggio tra le paste tipiche di Siddi si chiude con i Marracconis fibaus, ai quali senza ombra di dubbio spetta il ruolo di regina. La forma di questa spaghetto è quella di un ferma capelli a serpentina, di difficile preparazione fatti uno ad uno a mano.
Nella tradizione di Siddi era una pasta delle occasioni particolari e delle feste, venivano preparati con un elaborato sugo di pomodoro e carne di galletto.
Io ho deciso di prepararli con dei gamberi rossi del Mediterraneo e un pesto di basilico e pistacchi verdi di Bronte.
Per la preparazione sguscio la coda di sei gamberi lasciando attaccata la testa e la parte finale della coda, li lavo e li metto in padella con un filo d'olio e uno spicchio d'aglio in camicia e inizia a saltarli per qualche minuto aggiungendo una tazzina di prosecco, levo l'aglio e lascio evaporale l'alcol. Nel mentre sbuccio una ventina di pistacchi e li aggiungo alle foglio di basico che avevo già passato con il mixer, aggiungo dell'olio e nuovamente li lavoro lasciandoli un po' grossi.
Nel mentre metto a bollire l'acqua con il sale e raggiunta l'ebollizione aggiungo 200 g di Marraconis fibasu per una decina di minuti. Termino la cottura in padella con i gamberi e il pesto per due minuti aggiungendo un po' di acqua di cottura per far legare al meglio la pasta e il condimento.
Al il piatto accompagnato da una bottiglia di Canayli*, un vermentino superiore della Cantina Gallura di Tempio Pausania, strutturato nel gusto molto ricco e piacevole.
Che dire, una pasta dalle origini contadine ma molto ricca sia di storia che di sapore...
* http://www.cantinagallura.net/canayli
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