lunedì 16 gennaio 2012

Rudel'ki, mangiando un po' di cucina totalitaria..

Navigando in rete sono imbattuto in un libro dal titolo curioso: La cucina totalitaria*, così decido di volare in libreria a comprarlo. Il titolo che apparentemente stimola la fantasia quasi a pensare che contenga le ricette delle cene rivoluzionarie di Lenin, quelle realsocialiste di Stalin e Breznev, quelle nucleari di Chrüscev e da perestrojka di Gorbacev. Invece no, l'autore fa qualcosa di meglio, ricostruisce in maniera divertente dieci cucine nazionali della vecchia Unione Sovietica, attraverso un po' di storia e delle ricette complete per poter realizzare un pasto dall'antipasto al dessert.

Decido così di preparare un secondo della cucina Ucraina, cucina nella quale fa da padrone l'aglio. Il piatto si chiama Rudel'ki**.

Per la preparazione trito 500 g. di carne di pollo, mischiandola a due uova, 50 g. di burro, tre cucciai di farina e regolo di sale e pepe. Preparo delle polpette e le passo sul pan grattato, le rosolo in padella con dell'olio caldo per qualche minuto, poi le scolo e le metto sulla carta da cucina per assorbire l'olio. Nel mentre ho sbattuto sei uova, tritato due cipolle e quattro spicchi d'aglio, mischio tutto aggiungendo mezzo bicchiere di latte e una presa di sale. Su una bella pirofila metto le polpette e le cospargo con il composto liquido, inforno per circa dieci minuti a 180°.


Servo in tavola con un bel bicchiere di birra Tùvi Tùvi***, un'artigianale prodotta in Sardegna, dal sapore molto particolare che si abbina ai sapori dei piatto ucraino.

* Vladimir Kaminer, La cucina totalitaria, Guanda, Parma 2008.
** Idem pag. 72.

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