domenica 4 dicembre 2011

La sfida dei prosciutti.. Emilia, Sardegna e Spagna..

Anche questo post ha inizio in una libreria mentre sfogliavo un libro di Charlies Bukowski, era una ristampa di Panino al prosciutto*. Devo riconoscere che non è tra i miei autori preferiti, ma leggendo le prime pagine ha stimolato in me una certa curiosità, acquisto il libro e mi dirigo in salumeria. Attraversando le vie di Castello con il mio scooter mi viene in mente di fare una sorta di sfida del prosciutto crudo. Giunto alla Bottega del Goloso** compro un etto di prosciutto spagnolo, un etto di Parma e un etto di prosciutto sardo di Villagrande Strisaili. Gianni in pochi istanti con la sua affettatrice a manovella mi prepara il tutto, compro anche una treccia di mozzarella per condire i panini.


Panifici ce ne sono tanti, parecchi di scarsa qualità, ai quali bisognerebbe vietare di fare il pane, molti di mediocre qualità, utili per i tanti che non capisco l'importanza del pane, pochi di alta qualità. I dovendo scegliere opto per il terzo tipo vado al Panificio Piras***, lunga tradizione di panificatori a Villacidro ora anche a Cagliari.


Prendo cinque tipi di pane: al sesamo, alle olive, ai cinque cereali, all'olio e semplice infarinato.



Dispongo sul tavolo i tre tipi di prosciutti, insieme sono quasi un quadro concettuale: tre colori, tre culture, tre sapori.


Inizio con il primo alle olive, metto una fettina di pomodoro con sale e olio e una fetta di prosciutto di Villagrande. Sapore intenso e deciso, forse un po' troppo duro.


Proseguo con il panino al sesamo, farcito con mozzarella, pomodoro, lattuga e prosciutto di Parma. Soffice e dolce al punto giusto, una conferma di un classico italiano. Nessuna nuova emozione particolare.


Terzo, panino all'olio, grande una volta riempito con doppio strato di prosciutto spagnolo, lattuga, mozzarella e pomodoro, sembrava quasi una sfida da Adam Richman****. Sapore intenso, buona consistenza una novità e un salume pregiato, sottolineato anche dal prezzo.


Giusto per chiarirmi le idee provo il pane ai cinque cereali con quello di Villagrande.


E l'infarinato con quello di Parma.


Accompagno il pasto con una bottiglia di Red One di First Drop Wines, una cazzutissima cantina australiana, che produce parecchi e buoni vini. Il Red One del 2009 è il prodotto di mix tra Cabernet Suavignon, Shiraz, Trincadeira, Tempranillo e Nebbiolo, sapore intenso e graffiante.


Sono partito con l'idea di una sfida e chiudo senza una classifica, lo faccio per rispetto delle culture che i tre prosciutti rappresentano, il lavoro dell'uomo che durante i secoli si è affinato dandoci dei prodotti simili merita tutto il rispetto, anzi chiede a noi un impegno per proteggere le diversità, contro una crescente omogeneizzazione dei sapori.



* Charles Bukowski, Panino al prosciutto, Tea, Milano 2011.
** http://maps.google.it/maps/place?oe=utf-8&ie=UTF8&q=bottega+del+goloso+cagliari&fb=1&gl=it&hq=bottega+del+goloso&hnear=0x12e73405dc2f8a6b:0xce5ef850c3e9161f,Cagliari&cid=3486349210892916634
*** http://diariodiungoloso.blogspot.com/2011/06/zuppa-di-porri-e-patate.html
**** http://adamrichmanmanvsfood.com/


I produttori dei prosciutti:
Il pane:

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