mercoledì 16 novembre 2011

Tallaniusu a sa maresa cun bagna de petza ovvero tagliatelle alla villamarese

Una domenica in famiglia è l'occasione di riscoprire vecchie tradizioni e sapori antichi. Così decido di preparare: Tallanius a sa maresa cun bagna de petza (tagliatelle alla villamarese con sugo e carne).

Inizio la preparazione il sabato notte impastando 500 g di farina di grano Cappelli, 5 uova di gallina, un cucchiaino di sale, e una tazzina di olio extra vergine d'oliva. Lavoro la pasta fino a quando diventa omogenea e la lascio a riposare per un'ora circa. Passato questo tempo inizio a lavorarla per realizzare la sfoglia con la vecchia macchina per la pasta, questo è un passaggio importante che va fatto con calma, poiché a ogni passaggio la pasta migliora la sua elasticità evitando che in fase di asciugatura o di cottura la pasta si spezzi facilmente. Realizzate le sfoglie sempre con la macchina le trasformo in tagliatelle, per le quali scelgo una misura standard di un coltello da cucina (circa 25 cm). E li metto ad asciugare in una serie stecche di legno per tutta la notte.




Per preparare il sugo taglio a cubetti piccoli 500 g di carne di vitella, le salto per qualche minuto in padella con olio extra vergine d'oliva e aggiungo un bicchiere di vino rosso, cinque minuti e aggiungo un soffritto che avevo preparato in precedenza con una cipolla bianca, due coste di sedano e del guanciale a cubetti e un bicchiere di conserva di pomodoro. Lascio cuocere tutto insieme per quattro ore, aggiungendo ogni tanto del brodo di vitella.


Una volta che è pronto anche il sugo metto a bollire un bel pentolone di acqua con sale e un filo d'olio, nella quale cucino le tagliatelle per qualche minuto, le scolo bene e le verso in un capiente pirofila e aggiungo il sugo.


Servo in tavola accompagnandolo con del Nuragus fatto in casa a "prenzadura" come si faceva una volta.

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