sabato 16 luglio 2011

Riso venere con gamberi e zucchine.

Da qualche giorno mi gira in testa l'idea di preparare un risotto ai gamberi, la voglia è talmente forte che quasi decido di farlo lunedì, ma demordo perché conscio che il giorno non si trova veramente niente di fresco e non sono intenzionato a prendere del surgelato.

Quindi martedì mattina di buon'ora vado alla pescheria Bissiri di Cagliari*, secondo me una delle migliori sia per scelta ma sopratutto per la qualità. Visto che il risotto è solo per me e Paola scelgo una dozzina di gamberi di taglia media, ne troppo piccoli ne troppo grandi.


Appena arrivo a casa metto una pentola d'acqua sul fuoco, e inizio a pulire e a tagliare le zucchine, prima tagliandole per la lunghezza poi dividendole ulteriormente a metà. Rimuovo da ognuna un pochino della parte centrale della zucchina (quella morbida), e inizio a tagliare a fettine i quarti.

Intanto in padella metto dell'olio extra vergine d'oliva a scaldare e vi aggiungo del trito di cipolla di Tropea e la lascio cuocere fino a quando il profumo intenso vien fuori, aggiungo le zucchine con un altro filo d'olio e mezzo bicchiere  d'acqua e un po' di sale.

Come l'acqua arriva a ebollizione aggiungo il sale grosso e tre tazzine di riso (l'ideale per due persone sarebbero due, ma io volevo abbondare). Ho scelto quello nero Venere, un risotto integrale d'origine orientale ma coltivato anche nella Pianura padana.

Nel mentre inizio a pulire i gamberi, tagliando prima le zampette e poi sgusciandoli stando ben attento di lasciare la parte estrema della coda, con uno stecchino inoltre levo via il budellino dalla parte posteriore.

A questo punto aggiungo i gamberi alla alle zucchine con mezzo bicchiere di Vernaccia di Baratili San Pietro**, qualche ciuffo di prezzemolo e di erba cipollina tagliati finemente e un'altra spolverata di sale.

Passati 20 minuti dall'inizio cottura del riso, lo scolo e lo unisco al condimento aggiundo un po' olio a crudo e servendolo.


Il vino scelto è un Costamolino*** delle Cantine Argiolas, servito fresco, non freddo, si abbiana benissimo ma richiede in soleggiato pomeriggio cagliaritano una pausa prima di riprendere il lavoro.


http://maps.google.it
** http://www.silviocarta.it/dovesiamo.htm
*** http://www.argiolas.it/#1213

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