Da qualche parte ho letto che le cose migliori sono quelle fatte con ingredienti semplici e senza troppi fronzoli, oggi mi voglio sentire fedele a questo principio. Ho invitato due ospiti speciali a pranzo e mi sono messo a cucinare partendo da tre elementi: una zucchina, un quarto di cipolla e quattro pomodorini ciliegino.
Parto dalla cipolla e inizio a tagliarla in pezzettini piccoli, mi serve come base di due soffritti, passo alla zucchina e con il pelapatate la spello della buccia esterna (quella più verde e dura), a questo punto con il mio nuovo coltello in ceramica taglio a rondelle la parte morbida della zucchina. Metto una casseruola antiaderente sul fuoco e aggiungo un po' di cipolla e una volta dorata, aggiungo le rondelle con una spruzzata di pasta di peperoncino*, mezzo bicchiere d'acqua e lascio sul fuoco per una decina di minuti fino a farle ammorbidire.
Intanto con le striscie della buccia che avevo ricavato con il pelapatate, realizzo delle strisce simili a degli spaghettini. In un'altra pentola aggiungo un cucchiaio di olio extra vergine d'oliva della tenuta Nicolino Ibba di Sardara e una manciata di cipolla, faccio rosolare e aggiungo gli spaghettini di zucchine, quattro pomodorini ciliegino tagliati a cubetti e una foglia di alloro, lascio cuocere per qualche minuto e aggiungo un pizzico di sale una grattugiata di pepe creolo, spengo e lascio con il coperchio da una parte.
Torno alle rondelle di zucchine, le scolo e le metto in un recipiente non troppo grande, con il mio mitico frullatore a immersione (residuo di quando la Barilla faceva i regali ai migliori clienti), creo una crema. Taglio delle fettine di cavallo a cubetti e le metto in cottura con un filo d'olio, aggiungo mezzo bicchiere di vino bianco e lascio evaporare l'alcol, aggiungo il composto cremoso lascio cuocere per cinque minuti, regolo sale e pepe e il secondo è pronto.
Intanto metto sul fuoco una pentola d'acqua e aggiungo il sale, appena raggiunta l'ebollizione aggiungo delle pennette lisce, al terzo minuto di cottura, scolo la pasta e la aggiungo alla pentola con il preparato (spaghettini di zucchina e pomodorini), aggiungo un mestolo d'acqua di cottura e lascio cuocere insieme per altri tre minuti, aggiungo una spolverata di grana padano grattugiato fresco e servo con un aggiunta di pepe e grana.
Come secondo invece: spezzatino di cavallo in salsa di zucchine e accompagniamo con una insalata verde, con pomodorini e avocado, variante esotica ma molto gustosa, con olio extra vergine d'oliva.
Per quanto riguarda i vini abbiamo iniziato con una vermentino Costamolino di Argiolas, che si commenta da sé e abbiamo proseguito con un rosso, non ancora in commercio purtroppo, il Toré delle Cantine Murru di Pimentel, unione di uvaggi merlot, sangiovese e syrah.
A chiusura delle ciliegie, che per dolcezza incarnano la duplice funzione di frutta e dolce del pranzo.
* Un souvenir che mi sono portato dietro dagli Stati Uniti, un'ottima alternativa al Tabasco, a differenza del quale non odora d'aceto. Ecco il sito della casa che la produce: www.huyfong.com/frames/index.ht
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