mercoledì 12 ottobre 2011

A pranzo da Marchesi.

Come nei giornali il titolo del post trae un pò in inganno, in verità non sono stato al ristorante di Gualtiro Marchesi, maestro della cucina italiana, in passato santificato dalla critica che oggi si alterna nel giudicarlo: vecchio rincoglionito o assetato di denaro.

Partiamo dall'inizio della storia, il 3 ottobre vedo su facebook qualche link che riporta la notizia: "Gualtiero Marchesi firmerà un menù speciale per McDonald's", penso subito a uno scherzo di Nonciclopedia, invece facendo una semplice ricerca su Google scopro che è vero e trovo la fatwa lanciata dal fior fiore della critica gastronomica e della stampa italiana*.


Effettivamente che uno come Gualtiero Marchesi si metta a fare menù per McDonald's lascia perplessi, ricorda molto da vicino quando qualche anno fa Marco Pierre White fece da testimonial al dado Knorr**.

Quello di Marchesi rientra nel percorso di McItaly, iniziato tre anni fa in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole per rilanciare i prodotti italiani***.

Nello spirito di noi italiani compaiono ampi tratti di manicheismo con la divisione rigida di bene e male, sarà anche per le vicende politiche ma sicuramente non è un atteggiamento intellettualmente giusto perché uccide la curiosità. Per questo motivo se fino al 2 ottobre Marchesi era un mostro sacro della cucina dal 3 è diventato un mostro e basta. Spinto dalla curiosità decido comunque che voglio provare il menù per vedere cosa ci sia di interessante o meno.

Alle 15.15 appena finita una tremenda attesa alle Poste posso prendere la pausa pranzo, così mi dirigo al McDonald's ospitato nella stazione degli autobus, crocevia di studenti liceali e turisti. Faccio la fila e nel mentre guardo i tabelloni in alto per scegliere la mia soluzione. Scelgo un McMenù Classic con patatine, aranciata e il panino di Marchesi: il Vivace (a partire dal 26 ottobre sarà in vendita il panino: Adagio), e per finire il Minuetto, dolce sempre a firma dello chef.

Prendo posto in una sala fortunatamente semivuota e inizio dal panino composto da: maionese alla senape, cipolla dolce, spinaci, hamburger bovino, bacon e il panino con i semi di girasole.


La prima sensazione è stata positiva perché devo riconosce che la maionese alla senape non è male, ma mi sono dovuto subito ricredere quando ho iniziato a masticare la carne, che come da tradizione McDonald's è asciutta quasi quanto il polistirolo.. Continuando a mangiare apprezzo sia l'idea delle cipolle e degli spinaci, con mio piacere è scomparso il nausebando cetriolo che contraddistingue molti dei panini di questa catena. Il pane: buona l'idea dei semi di girasole, peccato che non fosse tostato per niente.


Finito il panino e mangiata qualche patatina passo al dolce, tiramisù al panettone milanese. Be devo essere sincero è buono, certi semifreddi o gelati che si trovano in alcuni ristoranti e gelaterie cagliaritane sono decisamente inferiori.

Alla fine che dire, certo il tentativo di rendere popolar/populista la grande cucina può essere anche un esperimento valido, certo che McDonald's rifacendo le divise del personale che prima erano spartane quasi da Corea del Nord, ora esagera un po' vestendo tutti con capelli e camice da chef che recitano: "Comincia a crederci. L'alta cucina è arrivata da McDonald's"..


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